Inception, perdersi tra sogni e realtà

Vi è mai capitato di fare un sogno così tanto reale da sembrarvi vero? E se da un sogno così non vi poteste più svegliare, come distinguereste il mondo dei sogni da quello della realtà? Molti film hanno portato sullo schermo l’affascinante mondo dei sogni, uno dei più belli è sicuramente Inception.

Diretto da uno dei registi più acclamati ed influenti di sempre, vincitore di 4 Oscar tecnici, fra cui “Miglior Fotografia” e “Migliori Effetti Speciali”, e con un cast da paura (Leonardo DiCaprio, Joseph Gordon-Levitt, Cillian Murphy, Marion Cotillard, Ellen Page, Tom Hardy, Michael Kane e Ken Watanabe), Inception di Christoper Nolan ci immerge nel mondo dei sogni e del subconscio, introducendo una serie di concezioni che sono universali. Per esempio: il fatto che i sogni sembrano perfettamente reali finché stiamo dormendo, e solamente quando ci svegliamo ci rendiamo conto che non è così; che la nostra mente, durante il sonno, crea e percepisce il mondo “fittizio” simultaneamente, di continuo e senza interruzioni; che non ci si ricorda mai esattamente l’inizio di un sogno, ma ci si ritrova in mezzo a quello che sta succedendo.

Ma uno dei concetti più assurdi, e allo stesso tempo geniali, sviluppati da Nolan è poter entrare nel subconscio delle persone, condividendo un sogno, per estrapolare idee o, addirittura, impiantarne delle nuove. Ed è quello che fa un ladro di sogni di nome Dom Cobb, interpretato dal grande Leonardo Di Caprio, e la sua banda.  

Secondo lui, un’idea è come un virus: persistente, contagiosa. Una volta impossessata del cervello è quasi impossibile sradicarla. Una singola idea della mente umana può costruire città, trasformare il mondo e riscrivere tutte le regole. Per questo motivo ne è letteralmente ossessionato.

Per fare tutto ciò, sono necessarie molte persone: innanzitutto il sognatore; poi l’architetto, che ha il compito di progettare il sogno; e infine l’individuo da cui si vogliono estrarre le informazioni attraverso il suo subconscio. All’interno del sogno, troviamo anche altre persone, che non sono altro che proiezioni del subconscio dell’individuo al quale si vuole accedere. Queste proiezioni cercheranno di difendersi dai cambiamenti che percepiscono, al punto da poter diventare molto violente, sotto forma di individui addestrati per impedire ad altri di entrare nella loro mente.

Ma cosa succederebbe se una cosa del genere fosse possibile? Il solo pensiero è raccapricciante. In un mondo capitalistico dove il denaro è potere, i nostri pensieri non ci sembrano così preziosi fin quando non ci rendiamo conto che potrebbero rubarceli, e mettendo insieme le lettere dei personaggi principali e secondari, l’acronimo è proprio dreams pay: i sogni pagano.

Inception è un film spettacolare, ma non chiarisce i mille dubbi, incertezze e rischi che il mondo dei sogni comporta. Chi rimarrebbe legato alla realtà, se fosse possibile fuggire nei sogni e vivere esperienze incredibili per sempre? Lasciando indietro il proprio corpo, il proprio dovere, le persone che si amano. Rinunciando alla ragione, alla vita.

Ecco perché alla frase “inseguite i vostri sogni”, Nolan risponde “inseguite la realtà”. I sogni o altre realtà virtuali che ci circondano e fanno divertire, non sono altro che sottoinsiemi della realtà stessa. Sono i nostri desideri, presenti in entrambi i mondi, quello onirico e reale, ad essere importanti. E dobbiamo fare di tutto per realizzarli. Nella vita reale però, perché è l’unica cosa che conta.